Noi non potevamo aggiungere parole migliore di quelle che “FASHIONBLOG“ha usato per descrivere il Festival degli orrori.
“Un vero disastro, se devo riassumere in tre parole la serata di debutto della 62esima edizione del Festival di Sanremo. Dov’è la gara? Dove sono i cantanti? Sono un breve intermezzo tra siparietti e prediche, quella di Celentano al limite dell’imbarazzante, dove un tentativo mal riuscito di catechesi, si insinua in un mare di ovvietà, retorica e qualunquismo.
Ma è di look che vogliamo parlare e nella prima parte dello spettacolo si parte decisamente col piede sbagliato. A debuttare Dolcenera, che salviamo alla grande, con il suo look aggressivo, con t-shirt over con stampa e gonna vita alta paillettata gold, che si merita un bel 7 e mezzo. Ed eccoci arrivare alla piccola bottega degli orrori, che precede il prete Adriano.
Noemi porta un frac con rever fucsia, che non sarebbe male, ma che a lei non dona proprio, giuro che se non sapessi che ieri cantava Noemi, l’avrei scambiata per la figlia di Claudio Villa! Voto 4. A seguire Chiara Civello, con un timido abito avorio liscio nella parte posteriore e lavorato con punti di luce sulla parte anteriore, portato con leggins neri. Oddio poteva fare meglio ma le diamo appena la sufficienza. Continua dopo il salto.
Ed ecco la regina dei bonghi, l’ultimo esemplare hippy della storia, Irene Fornaciari, impresentabile in verde militare, con camicia con stampa effetto tye dye e gilet. Irene non dovevi cantare in cerchio al Parco Sempione, ma sul palco dell’Ariston! Voto 2. Dopo il colpo di sonno dovuto all’intervento infinito di Padre Adriano, arriviamo ad Emma Marone con la quale tiriamo respiriamo un pò di freschezza, che avevamo abbandonato subito dopo Dolcenera.
Un completo in pelle verde menta, con giacca con inserti e rever neri a contrasto, con short e pump, che la giovane Emma ci fa notare, dall’impacciatissima discesa dalle scale, non è abituata a portare. Ma nel complesso ci piace, una collana con fili leggerissimi ad addolcire il tutto e via verso un 6 e mezzo.
Cosa dovrei dire di Berté – D’Alessio? Lui se la gioca con Max Pezzali alla grande e lei…Loredana ma cosa mi combini, quei pochi millimetri di volto che si intravedono sono un trionfo di silicone, il resto è coperto da una parrucca degna di Mortisia Addams e da un paio di occhiali scuri. Il completo da funerale è un tailleur al ginocchio, portato rigorosamente con un tronchetto. In due non raggiungono un 3.
E con Nina Zilli si recupera punteggio. Tutto è perfetto, anche il pezzo mi sembra uno dei pochi da salvare. L’abito è di Vivienne Westwood, con tagli asimettrici e sovrapposizioni leggere di tessuto. Trucco leggero, con un filo di eye liner che le dona un tocco di eleganza vintage, una pump decisa rossa e una nuvola di boccoli, che incorniciano il volto della bella Nina. Voto 9!
Arisa non ci provoca scossoni, semplice con il suo abitino gold effetto felpa, che ci fa un pò rimpiangere l’immagine del debutto canoro, comunque conquista un 6 e per ultima canta la matrigna di Biancaneve, la perfida Regina, avvolta in un abito a sirena con collo rosso fuoco che le incornicia il volto. Voto 5! Votate il vostro look preferito.”
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