Come un calzino bianco corto,
io la vedo così!!
Non può definirsi un trend, malgrado qualcuno tende a dargli credito. Va vista esattamente così, con lo stesso sguardo schifato di quando si nota un calzino bianco, corto, indossato con un mocassino, sotto dei bermuda e con una “camicina azzurrina” manica corta stile autista di linea. Al pari Steve Urkel sarebbe uno stilista d’eccezione. Non potrà mai essere una tendenza. Eppure…
…la percentuale dei referti medici sospetti, cioè riconducibili a Donne con segni(evidenti) di violenza, di abusi, rilasciati dai locali dei pronto soccorso aumenta e purtroppo l’indice delle denunce, neanche fosse il Mib, tende vergognosamente a scendere. Se volete qualche dato interessante basta prendere un articolo apparso sul Sole 24 ORE, a dir poco agghiacciante.
La causa? È la PAURA.
La violenza, quella per il sesso debole, non si misura con il numero dei lividi, dal sangue perso o dalle ossa rotte(quando va bene), ma dai segni non curabili in medicina, dalla paura! Si la violenza fa soprattutto PAURA!
E quando si ha paura cosa si fa ? Ci si sottomette. Un comportamento naturale, è presente in tutte le forme di vita. Gli animali ad esempio, anche loro adottano questa tecnica. Senza quella non c’è branco, non c’è rispetto e non c’è riproduzione. Ma qui prevale l’istinto. Dove invece la ragione è incarnata, quel “posto” si chiama Umano, il peggiore degli esseri viventi. Della paura ne ha fatto spesso un culto. Nell’antichità ha reso schiavi i suoi simili, nella religione ha creato miti e leggende, nella vita quotidiana ha generato reati come estorsione e sfruttamento dei suoi simili ma soprattutto ha generato paura con la VIOLENZA.
L’ho chiamato sesso debole,
si ma solo perché molte donne sono incapaci di reagire ma la vera debolezza appartiene a quell’avversario che ricorre a tale mezzo per cercare rispetto. In realtà ci vuole una gran forza per sopportare.
Ancora più forza ci vuole per denunciare.
DONNE vittime del lupo che hanno sposato quando avevano un vello candido. DONNE vittime di un maniaco conosciuto in una stanza romantica di qualche chat. DONNE vittime di un padrone apparso come salvatore. DONNE che di debole non hanno nulla ma solo vittime di aver fatto una scelta errata. A tutte queste donne oggi gli si chiede più che mai di non chiudersi in quella paura. Se scrivo questo in un blog che si interessa anche di tendenze è per sensibilizzare il fatto che spesso proprio loro si possono cambiare. Come nella moda, una tendenza può essere stravolta, può essere invertita, può addirittura sparire come l’uso di un calzino bianco e per di più corto. Ecco si la violenza è un calzino bianco corto. Indossato esclusivamente da chi si veste dell’ignoranza. Mi piace dargli un’immagine a questo personaggio e il mondo è ancora troppo popolato da essere così.
Ho voluto ripete più volte in questo post la parola PAURA. Potrebbe sembrare eccessivo lo so ma voglio dare il giusto risalto a quella parola che deve trasformarsi in FORZA.
La frase in rosso al centro dell’articolo, il colore non è scelto a caso. Nessun riferimento politico, no, non su questo blog! Quel colore è la vera tendenza che identifica il fenomeno. Nastri e scarpe per sensibilizzarlo. Nei parchi pubblici e nelle aree urbane si trovano panchine, ne abbiamo viste a Venezia ad esempio ma sono davvero molti i Comuni d’Italia che ne richiamano il ricordo. Il ricordo indelebile che la “la Violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci“.
Dall’angolo rosa di questo “Ring” …
… anche se non è tutto…
…qui
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